Con ictus si intende l'interruzione brusca della circolazione al cervello a seguito di una lesione dei vasi cerebrali.
Per ictus si intende l'interruzione brusca della circolazione cerebrale a seguito di una lesione dei vasi sanguigni di questa zona.
Di solito si verifica all'improvviso e in pochi minuti può evolvere in importanti sindromi neurologiche.
I tipi esistenti di ictus includono:
I sintomi che si riferiscono all'ictus sono spesso un segno di allarme e variano in funzione della parte del cervello in cui questo si verifica.
Se si manifesta nell'emisfero sinistro può influenzare la comprensione o l'espressione del linguaggio provocando difficoltà nel parlare, mutismo, sostituzione di parole o sillabe, errori nella denominazione degli oggetti e problemi di lettura e/o scrittura.
Nel caso l'ictus colpisca l'emisfero destro il paziente può avvertire una mancanza di riconoscimento del lato sinistro del corpo o del circostante, problemi di attenzione, distrazioni frequenti, perdita di concentrazione, mancanza di riconoscimento dei conflitti attuali o futuri, incluso la non realizzazione della malattia stessa e dei problemi comportamentali dovuti all'impulsività o ad un improvviso cambiamento caratteriale.
I sintomi che si verificano in entrambi i casi sono: debolezza o perdita di sensibilità sul lato opposto del corpo, perdita di vista nel campo visivo opposto. Nei casi gravi si può arrivare al coma o alla morte.
Sono note tre forme basilari di meccanismi di azione:
Come per altre patologie, la prevenzione dell'ictus può essere fatta agendo sui fattori di rischio come il fumo, il consumo eccessivo di alcol, l'ipertensione non controllata, il diabete, i livelli elevati di colesterolo, l'obesità e certe condizioni cardiache come aritmie o infarti del miocardio.
Questi ultimi possono causare coaguli di sangue che si muovono fino alle arterie del cervello, ostruendole e provocando così un ictus ischemico da embolia.
Gli specialisti ritengono che l'ictus debba essere trattato in meno di tre ore da un'equipe di neurologi per prevenire complicazioni. Il primo intervento è quello di iniettare anticoagulanti per rimuovere il coagulo o il trombo e ripristinare il normale flusso sanguigno.
In caso di emorragia è possibile che il paziente necessiti di un'angiografia interventistica o un cateterismo, e quindi della riparazione dell'arteria danneggiata tramite stent o inserendo una clip nell'aneurisma che causa sanguinamento.
In situazioni gravi in cui la vita del paziente è in pericolo, il drenaggio chirurgico mediante catetere consente di espellere il sangue all'esterno
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